CORSO PER PORTIERI E PREPARATORI DI PORTIERI

23 Dic , 2024 - Metodico

CORSO PER PORTIERI E PREPARATORI DI PORTIERI

PERCHE’ QUESTO E’ DIVERSO?

PERCHE’ E’ IL MIGLIORE?*

SE IL TEMPO EFFETTIVO DI GIOCO E’ DI 55 MINUTI E GLI ALLENAMENTI DURANO 120 MINUTI, DAVVERO SI GIOCA TROPPO?

Parto dall’ultima domanda ed espongo alcuni dei motivi per i quali le metodologie attuali sono tutte inadeguate:

1) apprendere tramite il “sbagliando si impara”

2) l’allenamento individuale

3) la biomeccanica è inadeguata

4) l’utilizzo della scienza e della matematica è inadeguato

5) il problema dei tre corpi

Tutto ciò risale ad una ed una sola “causa”:

Aristotele è alla base della cultura occidentale ed egli elabora la dualità. L’imprinting di partenza è quindi duale in ognuno di noi; non è facile accorgersene ed ancor di più, elaborare delle “pezze” alle conseguenze di tale”assetto cognitivo”.

Aristotele: esiste il Vero ed il Falso.

Due “elementi”, nulla più. Nel caso si avessero dubbi su ciò basta sapere che uno dei principi da lui imposti (?) è quello del Terzo escluso.

Principio del terzo escluso

Vedremo, punto per punto, come incide questa premessa.

1) abbiamo il primo problema: avendo due sole possibilità (Vero e Falso) allora so riconoscere il Vero quindi è facile perché tutti gli altri Falso sono identici altrimenti esisterebbero più possibilità di Falso, cosa che il principio del Terzo escluso vieta categoricamente.

In “sbagliando si impara” si analizzano solo sbagli (lo afferma la prima parola, sbagliando) quindi tra tutti gli sbagli si apprende quello meno sbagliato, nella più rosea tra le possibilità.

2) l’allenamento individuale è molto conosciuto ed applicato; si pensi solo al recupero degli infortunati. Zampino di Aristotele

Io alleno Paolo individualmente.

Questa è la condizione Vero aristotelica ma, ci sarebbe almeno un altro Vero che contraddice Aristotele? Si:

Paolo si allena individualmente.

Questa seconda ipotesi è più vicina al concetto individuale cioè c’è solo lui.

Allora questa è “meglio” dell’altra?

No, secondo me è meglio la “integrazione” tra i parametri dei due Vero.

Il corso si basa quindi su integrazioni tra due sistemi di riferimento entrambi validi ma solo nel proprio sistema di riferimento e non in altri.

Per esempio:

il Teorema di Pitagora è un teorema ed è valido?

Falso, il Teorema di Pitagora non è vero e non è valido.

In geometria euclidea, il Teorema di Pitagora è un teorema ed è valido?

In geometria euclidea, il Teorema di Pitagora è un teorema ed è valido!

Infatti, se si utilizzano altre geometrie, tale Teorema non più valido.

Quindi optare per

– training individuale con coach

o

– training individuale da solo?

3) la biomeccanica è inadeguata

I padri fondatori della biomeccanica hanno “prelevato” la meccanica classica di Newton “pari pari” basandovi la biomeccanica stessa. La differenza fondamentale è che la meccanica newtoniana studia il moto di oggetti inerti mentre la biomeccanica studia il movimento di esseri viventi cioè autonomi. Abbiamo quindi che l’uomo corre saltellando cioè con fasi di volo cioè generando una percorso di spazio ondulatorio ma viene calcolato linearmente.

4) l’utilizzo della scienza e della matematica è inadeguato

La matematica è un sistema di riferimento chiuso cioè tutti gli 1 sono uguali PER CONVENZIONE. Non si è neppure certi se i presupposti della matematica stessa siano validi. Per esempio, nell’elenco di Hilbert, il primo problema è quello del continuum.

23 problemi David Hilbert (1862 – 1943) – POLIMI COLLECTIONS

La scienza utilizza la matematica come linguaggio ma oggetti e proprietà che essa desidera misurare oggettivamente, abbisognano di ulteriori passaggi per esempio, le unità di misura.

Non esistono unità di misura oggettive per tutto ciò che presenta la realtà per cui gli aspetti soggettivi sono totalmente esclusi dal metodo scientifico.

Si è quindi pensato di “alleggerire” il metodo scientifico evitando alcuni punti come la ripetibilità e ciò è stato attuato modificando i sistemi di riferimento.

Queste “soluzioni” sono conosciute come metodi delle evidenze.

5) il problema dei tre corpi. E’ un po’ la trasposizione del Terzo escluso di Aristotele. Se le procedure di “rilevazione / analisi” della realtà si basa su Vero o Falso cioè duale allora sarà problematico risolvere problemi con tre parametri contemporaneamente. Il 3 è il primo passo verso la complessità di cui tanto si argomenta ora anche nel calcio.

Le soluzioni che si ottengono sono complicati da interpretare. Prendiamo in considerazione il sistema duale su cui si basa la attuale civiltà: il sistema binario.

Esistono solo due numeri, 0 e 1 quindi c’è la difficoltà di “comprendere” 2 in questo sistema. La soluzione? 1 + 1 = 10

Si ma io, umano, vedo tutti i giorni due o più auto quindi? Appunto, quindi?

Non fatevi fregare dal 2, questo è un problema dei tre corpi che, infatti, sono: 0, 1 e 2 cioè 3 numeri.

L’allenamento individuale con coach implica difficoltà enormi per molti obiettivi e rientra nel problema dei 3  corpi. Vediamo perché:

– allenamento solo cioè i miei parametri esecutivi confrontati con la mia esecuzione cioè 2 elementi

– allenamento individuale con coach: i due parametri di cui sopra più i parametri che sono “propri” del coach quindi 3 elementi. Qui nasce il problema della comunicazione tra soggetti, il fatto che l’oggettività non esiste con buona pace dei dati oggettivi ecc…

In pratica a cosa porta tutto ciò?

Beh, vediamo una tecnica conosciuta sin da inizio anni ‘96 che sfrutta proprio queste inadeguatezze: il tuffo modulare e la sua massima espressione cioè il tuffo lungo.

La porta da difendere è di 732 cm quindi 366 cm è la metà.

Gk tocca la traversa con la mano tesa. La traversa è a 244 cm da terra quindi, in tuffo con braccio teso, Gk copre 244 cm.

Se GK esegue un balzo in laterale copre almeno 130 cm

Ora faccio interagire i parametri:

366 cm                       spazio da coprire se GK è al centro della porta

                  244 cm      spazio coperto da GK con braccio teso

                  130 cm      spazio coperto da GK con balzo

—-             —-

366            374            spazio da coprire rispetto a potenzialità di GK

CONCLUSIONE:

GK dovrebbe SEMPRE arrivare al palo di parte SENZA passi di avvicinamento.

Può subire goal? Certo magari perché il tiro è veloce quindi lui arriva in ritardo. Il punto è:

GK DEVE SEMPRE arrivare a intercettare la traiettoria quindi non si dovrebbe assistere alle situazioni più comuni cioè che il tempo del tuffo di GK sia corretto ma egli non arrivi alla palla.

La biomeccanica non se ne accorge? Dopo 35 anni credo che anche la biomeccanica ne sia a conoscenza ma il punto è:

se GK utilizza la sua tecnica come si fa a modificarla inserendo lo sfruttamento delle potenzialità i?
Ambito cognitivo:

– ottenere il massimo spendendo il minimo

è istruzione di default ben diversa da

– ottenere il massimo possibile spendendo tutto o quasi tutto

In quanti affermano: dovete dare il massimo, voglio dare il massimo… E’ un mantra…

Eppure torna in gioco Aristotele:

Abbiamo due Vero e due sistemi di riferimento, quale scegliere?

La cultura occidentale ha optato per ottenere il massimo ma su un piccolo capitale investito mentre si otterrebbe un massimo maggiore investendo tutto o quasi il capitale.

C’è di più:

– spendo 100 per ottenere 100.000

ottimo risultato rispetto a

– spendo 100.000 per ottenere 100.001

Già ma nel caso che il risultato 100.000 sia arrivare tra i primi mentre 100.001 mi permettesse di vincere? Cioè quel piccolo insignificante 1 dell’insieme fosse la differenza tra vittoria e sconfitta?

Badate, continuamente vediamo ciò attorno a noi:

– acquisto una casa e pago 99 delle 100 rate, il debito è 1 rata

ma se

– ho 99 bollini e ne servono 100 perché mi diano il regalo, allora 99 bollini non hanno nessun valore IN QUEL sistema di riferimento.

Differenza di poco conto?

Eppure si stanno perdendo tante occasioni per…

RIEPILOGO:

il corso imposterà la figura e il lavoro del GK sotto prospettive come quelle che ho espresso sopra ed i risultati saranno evidenti e immediati.

Per esempio il tuffo lungo, se applicato, permette di migliorare la gittata (spazio coperto) di almeno 80 cm in mezz’ora e con qualunque GK.

Sarà utile per il preparatore e per il portiere stesso perché l’ideale sarebbe la “simbiosi concettuale” tra le due figure sino a diventare allenamento individuale solo perché l’esterno (coach) ha gli stessi parametri dell’ambito cognitivo interno al soggetto allenato.

PNL insegna e lo insegna dal secolo scorso…

*ovviamente questa è la mia opinione o è opinione suffragata da prove, fatti, documentazione scientifica e delle evidenze nonché di matematiche


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